
Mastoplastica riduttiva, tutto ciò che devi sapere sull'intervento
Nel mondo moderno ci viene spesso insegnato che il vanto per ogni donna dovrebbe essere avere un seno grande e prosperoso, ma questo scenario non è l’ideale per tutte. Ci sono casi in cui il seno risulta essere troppo grande rispetto al resto del corpo e questo potrebbe creare problemi anche fisici e non solo estetici.
Se vuoi scoprirne di più leggi l’articolo di oggi che affronteremo insieme al Dr. Napoletano.
Che cos’è, in breve, la mastoplastica riduttiva e come funziona
La mastoplastica riduttiva consente di ridurre la dimensione di mammelle eccessivamente sviluppate e cadenti, asportando pelle, ghiandola e tessuto adiposo e spostando contemporaneamente areola e capezzolo più in alto.
Per poterla realizzare si usano diverse tecniche, come quella a incisione periareolare, verticale e orizzontale, solo periareolare e verticale, solo periareolare e con rimozione temporanea della struttura areola-capezzolo. Per incisione periareolare si intende quando l’incisione è realizzata intorno all’areola.
In alcuni casi quest’operazione si può fare anche su un corpo maschile, in questo caso viene chiamata ginecomastia. La ginecomastia può essere legata a motivi genetici, ormonali, farmacologici o di altra natura, e ha molto spesso gravi ripercussioni su chi ne è affetto.
Quali sono i vantaggi
Uno dei principali motivi per cui si incorre in questa pratica è quello estetico, e per questo motivo è anche soggettivo da persona a persona.
Dal punto di vista clinico, invece, può aiutare a curare, o ridurre, il dolore cronico alla schiena, al collo e alle spalle, provocato dall'elevato peso delle mammelle, le irritazioni cutanee, che insorgono nella parte inferiore del seno. Ma anche i solchi profondi lasciati sulle spalle dalle cinghie del reggiseno, dati dalla pressione che il seno esercita.
Aiuta anche ad avere meno difficoltà mentre si dorme e a svolgere qualsiasi attività fisica, difficoltosa a causa del seno ingombrante.